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La paura del pericolo è mille volte più terrificante del pericolo presente.

                                                        

Daniel Defoe

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L'Attacco di Panico

Il respiro si fa più affannoso, i battiti cardiaci rimbombano nel petto, lo stomaco si serra, i muscoli si irrigidiscono, il sudore aumenta, il timore si fa più forte e diventa sempre più paura di morire. Questi sono solo alcuni dei sintomi di un attacco di panico.

Una persona può avere un attacco di panico una volta sola nella sua vita, oppure avere numerosi episodi che compromettono il suo funzionamento.

L'attacco di panico è un'esperienza di intensa paura che terrorizza la persona che ne è colpita tanto da ricordare e raccontare precisamente il primo episodio avuto.

 

Una persona può avere un attacco di panico una volta sola nella sua vita, oppure avere numerosi episodi che compromettono il suo funzionamento.

Cosa fa la differenza? Perché due persone che sperimentano lo stesso disturbo con simili sintomi hanno poi evoluzioni così differenti?

 

La risposta risiede nel fatto che la persona che soffre di attacchi di panico è spaventata dai sintomi che avverte. Tende a catastrofizzare cioè pensa alle conseguenze peggiori senza avere prove sufficienti. Ad esempio potrebbe dirsi "e se fosse un attacco di cuore?" "e se soffro fino a morire?" 

Questi pensieri aggravano i sintomi fisici che a loro volta rafforzano i pensieri catastrofici in un circolo vizioso che mantiene la persona nella paura che qualcosa di terribile possa capitare.

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SINTOMI FISICI 

  • Tachicardia

  • Dolore o fastidio al petto

  • Sudorazione

  • Tremore

  • Mancanza d'aria

  • Nausea o dolori addominali

  • Vertigine

  • Formicolio

  • Vampate di calore o brividi

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SINTOMI COGNITIVI

  • Sensazione di irrealtà (derealizzazione)

  • Sensazione di essere staccati da sè stessi (depersonalizzazione)

  • Paura di perdere il controllo

  • Paura di morire

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La persona che sperimenta queste sensazioni può sviluppare un'intensa paura alla sola idea di avere un altro attacco. Questa paura chiamata ansia anticipatoria o paura della paura può condizionare in modo evidente lo stile di vita e le abiutudini, compromettendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane (lavoro, sport, vita sociale).

 

Chi soffre di attacchi di panico può sviluppare vere e proprie fobie nei confronti delle situazioni nelle quali l'attacco si è verificato. Ad esempio chi ha avuto un attacco di panico mentre guidava, può avere paura di mettersi nuovamente al volante.

L'evitare le situazioni che potrebbero scatenare altri attacchi può portare allo sviluppo dell'agorafobia.

Le persone che soffrono di agorafobia spesso temono le piazze, di trovarsi in mezzo alla folla, di rimanere in coda, ma anche ascensori, ponti, supermercati, treni, autobus, di viaggiare in macchina e molte altre situazioni in cui risulterebbe difficile allontanarsi o ricevere aiuto qualora si verficasse un attacco di panico.

La persona che soffre di questo disturbo è portata quindi sia ad evitare specifici luoghi e situazioni per prevenire l'insorgenza di un attacco di panico (ad esempio evitare completamente di andare al cinema), sia a mettere in atto comportamenti protettivi e rassicuranti (ad esempio andare al cinema ma sedersi in prossimità della porta per uscire subito e senza difficoltà).

 

MODALITA' DI INTERVENTO

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Durante un convegno tenuto al National Institute of Health (NIH 1991), sono state recensite tutte le informazioni disponibili sul disturbo di panico e i suoi trattamenti. Le conclusioni furono che la terapia cognitivo comportamentale e i farmaci sono entrambi efficaci nei disturbi di attacco di panico. Il protocollo cognitivo comportamentale può raggiungere risultati significati nel 70-90% dei casi di disturbo da panico.

Quindi è possibile modificare i propri pensieri disfunzionali, che generano paura ed evitamento e controllare le risposte emozionali modificando i comportamenti di fuga e di evitamento. â€‹

Le tecniche maggiormente utilizzate sono: training respiratorio, esposizione enterocettiva, ristrutturazione cognitiva. desensibilizzazione sistematica.

La persona passo dopo passo impara a gestire il panico e riprende progressivamente in mano la sua vita.

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