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 Terapia Cognitivo Comportamentale

L'approccio cognitivo-comportamentale teorizza una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente.

Ciò vuol dire che agendo sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali possiamo liberarci di molti problemi che ci affliggono da tempo.

 

L'obiettivo di questo tipo di terapia è trasferire alle persone abilità comportamentali e cognitive utili a modificare pensieri e comportamenti che creano disagio.

 

Si contraddistingue per le seguenti peculiarità:

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SCIENTIFICAMENTE FONDATA

La terapia cognitivo-comportamentale è riconosciuta dalla comunità scientifica e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come la terapia preferenziale per la maggior parte dei disturbi emozionali e comportamentali.

Tale terapia ha mostrato risultati superiori o almeno uguali agli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d'ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.

03

PRATICA E CONCRETA

Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti, come ad esempio la riduzione dei sintomi depressivi, degli attacchi di panico e dell'eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o l'eliminazione dei rituali compulsivi o dei comportamenti alimentari patologici, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell'isolamento sociale e così via.

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ORIENTATA ALLO SCOPO

Il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa inoltre di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.

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COLLABORATIVA

Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il soggetto alla risoluzione dei problemi. Sono entrambi coinvolti attivamente nell'identificazione e nella messa in discussione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei problemi emotivi e comportamentali che attanagliano il paziente.

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A BREVE TERMINE

La terapia cognitivo-comportamentale è a breve termine ogni qualvolta sia possibile. La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso, solitamente con cadenza settimanale

Combina due forme di terapia:

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- la terapia comportamentale che insegna alle persone ad agire in modo differente alle situazioni problematiche. Si focalizza sul cambiamento di specifiche azioni utilizzando diverse tecniche per diminuire o eliminare comportamenti che creano disagio e aumentare o acquisire comportamenti che favoriscono una migliore qualità di vita;

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- la terapia cognitiva che aiuta ad apprendere come pensieri e credenze contribuiscano spesso a creare una visione distorta di ciò che sta accadendo nella nostra vita facendoci sentire ansiosi, depressi, arrabbiati. La consapevolezza del ruolo di questi pensieri, combinata con tecniche comportamentali aiuta la persona a competere e a confrontarsi con le situazioni temute e con le proprie paure.

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